mercoledì 10 gennaio 2018

Tartarughe all'infinito di John Green - Recensione

Buongiorno lettori, oggi vi parlo di un romanzo che ho finito di leggere tempo fa ma che ho dovuto metabolizzare un po' prima di recensire. Sto parlando di Tartarughe all'infinito di John Green, edito Rizzoli (al prezzo di 9.99 euro in digitale e di 17.50 euro in cartaceo - potete acquistarlo qui).

36243280

Indagare sulla misteriosa scomparsa del miliardario Russell Pickett non rientrava certo tra i piani della sedicenne Aza, ma in gioco c’è una ricompensa di centomila dollari e Daisy, Miglior e Più Intrepida Amica da sempre, è decisa a non farsela scappare. Punto di partenza delle indagini diventa il figlio di Pickett, Davis, che Aza un tempo conosceva ma che, pur abitando a una manciata di chilometri, è incastrato in una vita lontana anni luce dalla sua. E incastrata in fondo si sente anche Aza, che cerca con tutte le forze di essere una buona figlia, una buona amica, una buona studentessa e di venire a patti con le spire ogni giorno più strette dei suoi pensieri.
Nel suo tanto atteso ritorno, John Green, l’amatissimo, pluripremiato autore di Cercando Alaska e Colpa delle stelle, ci racconta la storia di Aza con una lucidità dirompente e coraggiosa, in un romanzo che parla di amore, di resilienza e della forza inarrestabile dell’amicizia.
 

Di questo romanzo vi ho già parlato nel video dedicato al Wrap Up di Dicembre, che trovate qui ma ho deciso di prendermi ancora un po' di tempo per metabolizzarlo al meglio e parlarvene.

E' stato acclamato come il miglior romanzo di Green pubblicato fin'ora e devo ammettere che, dopo Cercando Alaska, è sicuramente il mio preferito dei suoi. Se mi seguite da un po' sapete che amo e ho sempre amato questo autore che spesso viene denigrato per il suo stile fuori dal comune e per le sue storie che riguardano sempre personaggi con diverse problematiche, sia psicologiche, che fisiche, o che comunque hanno un rapporto molto particolare con la vita e i suoi aspetti. Ancora un volta Green mi ha stupita con questo suo nuovo romanzo, che aspettavo da una vita, visto che il suo ultimo romanzo pubblicato, se non erro, è stato Let it snow due anni fa (potrei sbagliarmi...) e questa lunga attesa si nota nella cura che l'autore ha dedicato a questo nuovo romanzo, un romanzo molto complesso, che affronta un tema particolare che molti non capiranno non essendo nella situazione di Aza ma che può risultare vicino a coloro che soffrono di ansia, come la protagonista del romanzo.

Green ha scelto di raccontarci la storia e la lotta continua di una ragazza affetta da ansia sin dalla sua infanzia. L'ansia è una patologia molto complessa che influenza ogni ambito della vita degli individui affetti e che può diventare una seria problematica man mano che aumenta di intensità. Aza è un personaggio ben caratterizzato a cui Green ha saputo rendere giustizia attraverso la sua narrazione che, per questo romanzo, mantiene i tratti distintivi dello stile che ormai tutti conosciamo ma che acquisisce alcune caratteristiche legate alla patologia della protagonista. La narrazione risulta come un flusso continuo di pensieri, proprio come avviene nella mente di coloro che sono affetti da ansia e ci mostra quanto invasiva e dolorosa possa diventare la vita di una persona che ne soffre. 

E' un romanzo molto profondo che ci parla di vita, di amore ma anche di impedimenti, un romanzo che mi ha fatta riflettere e che ho adorato e che, alla fine, mi ha lasciata spaesata e vuota tanto che mi ci è voluto un po' per cominciare un nuovo romanzo e per trovare le parole per parlarvene. 

Spero che abbiate capito qualcosa di questo mio sproloquio e che diate una possibilità ad un autore che merita tantissimo e che, molto molto spesso, non ricevere l'apprezzamento che merita. 

Cosa ne pensate? Lo avete letto?
Al prossimo post,
Nali <3

2 commenti:

Grazie per la visita, che ne dici di lasciare anche un commento? Rallegreresti la mia giornata!